V-Day anche a Meldola?

Come molti di voi sapranno il Rag. Beppe Grillo si sta’ adoperando per organizzare in italia il giorno otto settembre il Vaffanculo Day.
Si tratta di una iniziativa a sostegno della presentazione di una legge ad iniziativa popolare che prevede:
divieto di eleggere in parlamento cittadini condannati in via definitiva;
elezione in parlamento per massimo due legislature;
elezione diretta dei candidati in parlamento.

Sottopongo alla discussione l’opportunita’ di aderire al V-Day organizzandoci ed eventualmente coinvolgendo le forze politiche di Meldola. Che ne dite?

12 pensieri riguardo “V-Day anche a Meldola?

  1. posto questo pezzo di Francesco Costa che mi
    trova in sintonia con il suo creatore

    La cosa è nota: mi piace il Beppe Grillo comico, non mi piace il Beppe Grillo santone. Non mi piace per niente: penso sia il non plus ultra del qualunquismo, decisamente oltre il tollerabile.
    Leggo da qualche settimana del Vaffanculo Day: l’8 Settembre 2007, nelle piazze di mezza Italia, Beppe Grillo e i suoi seguaci/lettori raccoglieranno le firme necessarie alla presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare, una proposta di legge con tre obiettivi. Credo che tutti e tre gli obiettivi di Grillo colgano dei problemi reali e concreti, ma credo che tutti e tre propongano delle soluzioni controverse ove non addirittura errate: per questo non andro’ al V-day.

    Il primo obiettivo della proposta di Beppe Grillo è una legge che impedisca ai cittadini con una condanna passata in giudicato che hanno scontato la loro pena di essere eletti alla carica di parlamentare. E’ una cosa è impossibile e sbagliata.
    E’ impossibile perchè in aperta contraddizione con gli articoli 3 (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”), 27 (“Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”), 51 (“Tutti i cittadini […] possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza”) della Costituzione Italiana, nonchè all’articolo 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (“Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese”). Il motivo è molto semplice: scontata la pena i cittadini tornano in pieno possesso dei loro diritti civili e politici e eguaglianza è una parola che non lascia spazio ad equivoci.
    E’ sbagliata, inoltre, perchè una norma del genere si presterebbe a distorsioni inimmaginabili (non è un caso se norme di questo tipo sono in vigore soltanto in paesi governati da regimi dittatoriali) e non raggiungerebbe il suo scopo, quello di avere un Parlamento pulito. La lezione del 1992 dovrebbe averci insegnato che la magistratura (o la legge) possono pure azzerare una classe politica rea di ogni nefandezza, ma il tutto è inutile se i cittadini un anno dopo votano in massa persone ancora piu’ disoneste. La battaglia va fatta, e va fatta sul piano della sensibilizzazione popolare: possiamo fare tutte le leggi del mondo, ma sono i cittadini che votano e i condannati – facciamocene una ragione – sono votati dai cittadini (sia con le preferenze che senza).
    Impediamo ai condannati di essere eletti? Se non cambia la mentalità dei cittadini, eleggeremo degli incensurati disonesti. E’ già successo. D’altra parte, a voler fare i forcaioli, tutti sono incensurati fino ad un attimo prima di essere arrestati.

    Il secondo obiettivo della proposta di Beppe Grillo è una norma che impedisca ad ogni cittadino di fare il parlamentare per piu’ di due legislature consecutive. Delle sue tre proposte, questa è certamente la piu’ sensata e condivisibile. L’unico dubbio che sorge è sulla sua evidente aggirabilità : due legislature nel Parlamento italiano, una nel Parlamento europeo (o a fare il sindaco in una grande città , o il presidente di regione), e si ricomincia.

    Il terzo obiettivo della proposta di Beppe Grillo è una legge elettorale che consenta ai cittadini di scegliere il proprio candidato, quindi la re-introduzione delle preferenze.
    Partiamo dall’inizio: la legge Calderoli è una vera porcata. Lo è, prima che per le liste bloccate, per il modo schizofrenico e deliberatamente sfascista con cui assegna i premi di maggioranza e lo è perchè è una legge proporzionale che alimenta a dismisura la frammentazione, con delle soglie di sbarramento fortemente fittizie. Detto questo, credo ci sia un certo cieco culto delle preferenza su cui vale la pena riflettere.
    I campani, i calabresi, i siciliani come me sanno benissimo come la preferenza sia il primo strumento di controllo del voto da parte del potere criminale. Inoltre, il meccanismo della preferenza è un meccanismo che frena e ostacola il rinnovamento delle classi dirigenti, perchè fornisce un enorme potere ricattatorio nei confronti dei partiti a figure già molto potenti dotate di un pacchetto di voti “personali”, ai quali i partiti non possono rinunciare. La preferenza depoliticizza il voto, che diventa personale e va quindi a vantaggio di chi ha già potere dandogli un nuovo e non indifferente potere contrattuale nei confronti dei cittadini (“Se mi voti ti do questo e quello”) e nei confronti dei partiti (“Se mi candidi ti porto cinquemila voti”). Non è un caso, infatti, se in gran parte dei paesi europei il sistema delle preferenze non esiste. Le liste bloccate, oltre a liberare i partiti dai ricatti dei potentati locali, permettono alla politica di rinnovarsi e fare scelte coraggiose che le preferenze ostacolano: permettono di lanciare un giovane promettente anche se non ha una base di voti personali, permettono di mettere da parte un big compromesso con la giustizia senza paura di perdere i suoi voti. Nei paesi normali accade questo. Ora, sappiamo bene e nessuno vuole negare il fatto che in Italia sia accaduto tutt’altro: le liste bloccate sono state il pretesto per far entrare in Parlamento candidati impresentabili e chiudere ancora di piu’ la casta dentro sè stessa.
    La soluzione di Grillo rischia pero’ di peggiorare la situazione (sapete un Dell’Utri, un Previti o un Cuffaro quanti voti prendono con le preferenze?), mentre la vera soluzione è una sola: un sistema elettorale maggioritario uninominale preceduto da primarie di collegio. Un sistema che permette ai cittadini di conservare un rapporto diretto col candidato e permette ai partiti di sottrarsi ai ricatti di chi, con un sistema proporzionale, acquisisce un suo personale pacchetto di voti da vendere al miglior offerente.

    In sostanza, ci sembra che Grillo tocchi tre problemi concreti e reali, ma lo faccia proponendo soluzioni dannose e controproducenti. Questi sono i motivi per cui non andro’ al V-day: questo paese ha bisogno di uno scatto di volontà e orgoglio, ma che sia uno scatto per un fine preciso e non per il semplice e ingenuo sfogo di gridare Vaffanculo in piazza, e tornare a casa piu’ frustrati di prima.

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  2. Andrea, il tuo pezzo era andato in moderazione e solo dopo il mio commento ho visto e letto il tuo.

    Innanzitutto il “santone” ritengo abbia portato a conoscenza di tanti delle informazioni e delle notizie che da altre parti non sarebbero mai arrivate proprio perchà© non gradite a chi detiene l’informazione e a chi si scappella davanti ai politici nostrani.
    Inutile dire che la nostra classe politica sia quasi da terzo mondo e, soprattutto autoreferenzialmente eletta.
    La proposta di Grillo non risolverà nulla forse ma è pur sempre un inizio che metterà in ulteriore allerta i nostri politici attuali e, spero, quelli futuri.
    Io mi sarei spinto molto oltre e cioè mettere un vincolo di età (max 40 anni) ai nostri governanti perchà© solo dai giovani si puo’ sperare di avere una “politica” volta al futuro … uno che ha 70/80 anni al massimo cercherà di vivere gli ultimi anni che gli restano da vivere nel modo migliore per lui e quelli della sua età . Difficilmente penserà alle generazioni future e se lo farà in modo piuttosto inverecondo (vedi legge Biagi e suoi degenerativi utilizzi da parte di aziende prive di scrupoli tra le quali anche tante cooperative)

    Io ribadisco di non vedere un “Grillo Santone” bensଠuna voce fuori dal coro che è sicuramente da prendere con le dovute cautele che, comunque, andrebbero riservate in modo altrettanto puntuale alle trasmissioni della nostra RAI ed alle interviste ai nostri bei politici patinati da parte della Vespa di turno.

    Tu Andrea hai una figlia e se venissi a sapere che la tua baby sitter è stata condannata per pedofilia e magari ha scontato anche la sua bella pena in carcere (forse l’unico caso in Italia a finire in carcere per questo reato … naturalmente scherzo) dubito che la considereresti uguale ad un’altra baby sitter invece irreprensibile, cosa sceglieresti per tua figlia???
    Forse anche il tuo amico Costa avrebbe di che pensare per scegliere (anche se non so se abbia figli)!!!

    Scusami un attimo (e con te anche Costa) ma perchà© dovrei considerare all’altezza di discutere di leggi contro la mafia uno che è stato condannato in via definitiva proprio per associazione mafiosa? (Ti ricordo che fra i politici citati dal Costa ci sono anche delle condanne in tal senso)

    Insomma, ritengo che in Italia ci sia tanto lavoro da fare e tanto ne lascero’ ai miei figli ma non mi posso esimere dall’iniziare a fare qualcosa che, al momento, potrebbe anche essere una semplice raccolta firme in favore di una proposta di legge di iniziativa popolare (che è ben lungi dal poter essere tramutata tal quale in legge dello Stato, soprattutto da questi nostri politici attuali troppo impegnati ad imbrigliare la Forleo in modo elegante)

    Ti chiedo scusa per questo mio sfogo e ti prego di non offenderti ma nell’ultima settimana ho avuto modo di acquistare dei quotidiani e leggerli tutti e questo mi ha particolarmente scombussolato; non ero piu’ abituato a leggere la carta stampata nostrana. Sto’ proprio pensando di prendermi un portatile anche per le vacanze in modo da non dovermi sorbire certi “giornalisti” di regime ed andarmi a documentare ed aggiornare, come sempre su internet da qualcuno che possibilmente vive le cose che mi interessa approfondire in prima persona su se stesso. è proprio per questo che, pur concordando con Costa che la sensibilizzazione del cittadino sia la prima via da perseguire capisco che allo stato attuale delle cose sia IMPOSSIBILE al cittadino comune (soprattutto chi è appassionato di televisione) riuscire a venire informato in modo completo e non di parte su cosa veramente stia succedendo in questa nostra patria.

    Saluti radiosi

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  3. Sono parecchie le cose che nella politica nostrana non concepisco.
    La prima: 1000 persone tra deputati e senatori non sono un po’ troppe?
    Dimezzare il numero sarebbe un passo avanti per tagliare i famosi “costi della politica” anche perchà©, se ci fate caso, si parla sempre dei soliti 30-40. Tutti gli altri sono anonimi personaggi di cui ben poco si sa tramite i media.
    Seconda cosa e questa mi manda veramente in bestia: il Gruppo Misto. Questo ibrido che per sua natura non rappresenta nessun cittadino italiano nel quale vanno a parcheggiarsi tutti quei bei personaggi che con un proclama eclatante abbandonano la coalizione nella quale sono stati eletti.
    Invece, secondo me, sapete che cosa dovrebbero fare? Tornare a casa loro a guadagnarsi il pane con quello che facevano prima di diventare onorevole o senatore. è di ieri la notizia di quel parlamentare sorpreso a partecipare ad un festino a Roma. Ho letto di dimissioni. Adesso voglio proprio vedere se davvero si dimetterà da parlamentare o se si limiterà ad abbandonare il suo schieramento per finire nel famigerato Gruppo Misto in attesa di essere cooptato da qualcuno.
    Terza ed ultima cosa (ma ancora tante ne avrei da aggiungere): concordo con Grillo sulla possibilità di scegliere il proprio candidato. Meglio sottrarre potere ai partiti, ne hanno fin troppo.
    La gente che ci deve rappresentare nelle stanze del potere ce la vogliamo scegliere da soli.
    Quello che mi auguro di vedere in futuro in politica è una serie di fatti CONCRETI.

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  4. Caro Andrea e cari tutti,
    ho letto e meditato su quanto Francesco Costa dice delle proposte di Grillo e mi sono reso conto che quando espressioni come partecipazione ed eticità , assumono la status di slogan e diventano una formula che tende a convincere per il fatto stesso di essere ripetuta, il parlarne con serietà diventa estremamente arduo, e Costa lo dimostra. Infatti le sue considerazioni non sono basate su analisi bensଠsu luoghi comuni tipici della politica italiana.

    Vado con ordine.

    Ineleggibilità dei cittadini pregiudicati.
    Molti non sanno che anche quando la condanna comprende l’interdizione ai pubblici uffici un cittadino è eleggibile e puo’ rimanere in carica se l’assemblea non decide diversamente (vedi il caso Previti). La proposta di Grillo pone fine a questo scandalo e rende ineleggibile tutti i condannati in terzo grado. La proposta non collide con lo spirito riabilitativo della pena ma pone un condivisibile principio di onorabilità . La proposta tenta di far coincidere l’interesse individuale con quello sociale. L’elezione di un pregiudicato è invece l’interesse individuale che prevarica l’interesse generale.

    Mandato per sole due legislature.
    è una proposta totalmente condivisibile. Costa obietta che partendo da consigliere di circoscrizione si puo’ arrivare ad essere eletto Presidente della Repubblica, ma è una contestazione capziosa. Il fermo a due legislature è invece un primo freno alla italica commistione tra istituzioni e partiti.

    Il ritorno della preferenza.
    Costa preferisce lo strumento delle primarie all’uso della preferenza e fa apparire le primarie come la panacea per ogni male. Con questo tentativo dimostra di non aver seguito l’interessante dibattito (per buona parte internazionale) relativo ai problemi di scarsa rappresentanza e inadeguata selezione della dirigenza legati alle primarie.
    Nelle primarie infatti sono i movimenti interni al partito che giocano il ruolo fondamentale, grazie a questi “centri di potere” primeggiano le persone di espressione della nomenclatura lasciando ai cittadini un ruolo troppo secondario.
    è chiaro che ogni modalità elettiva ha pregi e difetti, ma quella che propone Costa non ci libera da chi gestisce i serbatoi di voti e dal controllo dei voti stessi (vedi Toto’ Cuffarro).

    Grillo muove corde populiste ma solleva problemi reali e di importanza fondamentale e ad oggi è l’unico che avanza una proposta che intende ridare credibilità alla politica. I partiti, anche quelli che lamentano questa penosa situazione, tacciono e latitano.
    In questo stato di cose non appoggiare la proposta di Grillo ha come risultato il rimanere immobili in “una valle di lacrime”.
    Esercitiamo i distinguo, come ha lecitamente fatto Costa, oppure ci coinvolgiamo in azioni operose e consapevoli anche se queste non sono le migliori possibili?
    Visto l’esito della discussione cominciamo a prendere accordi per come organizzare il V-Day.
    gr

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  5. Personalmente sono d’ accordo con questa battaglia che sta portando avanti Beppe Grillo. Anche se a volte occorre stare attenti anche ai buoni come potete trovare qui : http://forum.quotidiano.net/phpBB2/viewtopic.php?p=50853&sid=019574510bc72749c9f0c2f842529d47 ( se vi incuriosiscono gli argomenti li potrete approfondire in altri siti ).

    Su questa proposta di legge popolare pero’ concordo pienamente . E se durante il V-DAY ci saràil banchetto a Meldola per firmare io passero’ di li 🙂

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  6. Mai come in questo momento risuonano le parole:
    “chi è senza peccato scagli la prima pietra”

    Chiaramente poi c’è peccato e peccato ma quel che conta è che il peccato di un personaggio qualsiasi non è comunque da meno dello stesso peccato di un personaggio famoso.

    Non abbiamo bisogno di miti perchè non esistono piu’; abbiamo bisogno di persone rette che pensino al futuro della civiltà e della democrazia prima di ripiombare nella piu’ buia delle dittature sia essa mediatica o politica o di qualsiasi altra natura.

    Giovanni, tienti pronto perchè se serve un Consigliere personalmente chiedero’ la disponibilità di ogni singolo Consigliere di Meldola e pubblichero’ sia chi non risponde, sia chi risponde negativamente sia chi positivamente alla richiesta … avremo modo di capire cosଠcome la pensa la totalità dei consiglieri. Magari potresti farmi avere l’indirizzo di ognuno di loro, paghero’ volentieri quel francobollo 🙂

    Saluti radiosi

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  7. A dir la veritàgli indirizzi dei consiglieri non li ho. occorre chiedere in comune. Oppure far recapitare le lettere nella sede del consiglio comunale durante la prossima seduta ( cosi non devi pagare nemmeno il francobollo ) .
    Giovanni

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  8. I contenuti proposti da Beppe Grillo li ritengo condivisibili.
    Piu’ discutibili sono le forme e il modo con il quale li propone all’attenzione dell’opinione pubblica. Mi sto riferendo a certi slogan che potrebbero essere piu’ seri e costruttivi. Credo sia una questione di metodo molto importante. In ogni caso, come ho detto, condivido i contenuti delle proposte che sono state formuale dal nosto caro comico nazional-popolare e quindi mi sento in linea con le posizioni da lui espresse.

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