Non è mai capitato a nessuno di voi di tornare a casa e pensare ad un cibo consolatorio?
Spesso sono schifezze, sacchetti di patatine, merendine, miscugli che in condizioni di lucidità mentale non degneremmo di un’occhiata!
A volte ci vogliamo più bene e andiamo a raccapezzare nella memoria infantile, così saltano fuori i sedanini col burro e il parmigiano, la minestrina con il formaggino, la stracciatella d’uovo cotta nel brodo, i passatelli od una semplice fettina di pane abbrustolita con sopra un filo d’olio.
A prenderci sarà la voglia di consolarci, di coccolarci, come avrebbe fatto la nostra mamma quando tornavamo a casa da scuola stanchi ed affamati?
Sarà…Io mi consolo con pasta e ceci, è stata mia madre ad insegnarmi a cucinarla…
Faccio un piccolo soffritto di aglio, rosmarino e pancetta tritati fine fine in un filo d’olio EVO, poi aggiungo la patata tagliata a dadini e faccio rosolare. Quindi verso il brodo (va bene anche di carne leggero…).
Quando le patate cominciano ad ammorbidirsi butto i ceci lessati e la pasta tipo maltagliati.
Cotta la pasta, tolgo dal fuoco e, con estremo piacere…sbafo e ritorno bambina!
E per voi? Quali sono i cibi del conforto?