Acqua, traditi 27 milioni di Italiani … e anche tutti noi … che fare della riduzione del servizio idrico subito?

Ebbene si, siamo partiti dalla riduzione dell’acqua  e siamo arrivati allo sfinimento!

Dopo aver analizzato diverse possibilità con il legale, valutate diverse opzioni, ricevuti e graditi solidarietà e stimoli ad “andare fino in fondo”, condivise con il Comitato Acqua ed il Forum Nazionale dell’acqua le possibili opzioni, la mia famiglia deve prendere una decisione.

In punta di diritto, cari con-cittadini e co-contribuenti di questo nostro Stato Italiano, il referendum del 2011 sanciva l’abrogazione della “remunerazione del capitale investito” che era al 7%. Questo è stato eseguito, naturalmente all’italiana, e cioè cambiandogli il nome e trasformandolo in “oneri finanziari e fiscali” e portandolo al 6,4% circa in totale. Mi ricorda tanto un altro referendum sull’abrogazione del “finanziamento pubblico ai partiti” che tutti noi sappiamo come è andato a finire e come sia migrato a “rimborsi elettorali”!

Insomma sull’acqua non si possono fare i profitti e così gli italiani sono stati “ripagati” con uno sconto dello 0,6% …. pensa te!

Mi aspettavo, perlomeno, che il Parlamento sovrano decidesse con una nuova legge sulle conseguenze del referendum abrogativo. Invece chi decide ed ha deciso le nuove tariffe ed il nuovo sistema tariffario per l’acqua? Presto detto:  l’Authority per l’Energia Elettrica ed il GAS (AEEG) cui da poco si è aggiunto anche il Servizio Idrico integrato (facendola diventare AEEGSI)! Ma come trae il suo approvvigionamento e come si sostiene economicamente questa Autority? Anche qui si scopre che l’autority si sostiene con le risorse che provengono dai soggetti gestori del servizio, quindi dalle varie aziende che gestiscono i servizi di erogazione dell’acqua. E’ proprio vero, in Italia non esiste il conflitto di interessi!

Orbene torniamo a noi (“obbedienti civili” cioè rispettosi dell’esito referendario divenuto Legge di Stato ), definiti dal Sindaco “benestanti”, che abbiamo l’acqua ridotta e con tre figli minori e, come dicevo sopra, sfiniti dagli eventi. Dopo che Hera si rifà alla sentenza del TAR della Lombardia (pensa te … siamo in Emilia Romagna ma, siccome questa “li aiuta”, diventiamo anche lombardi … e con il termine inglese “full recovery cost” si cerca di rinominare qualcosa che gli italiani hanno sancito di NON VOLERE) contro la quale peraltro il Forum Acqua bene Comune ha presentato a Luglio 2014  ricorso al Consiglio di Stato.

Le scelte percorribili ora sarebbero sostanzialmente due:

  1. Ricorso d’urgenza al tribunale con procedura “700”
  2. Pagamento con riserva e senza riconoscimento del debito quindi poi procedere (eventualmente) per vie giudiziarie per il recupero dell’importo pagato

La prima soluzione apre ad una serie di possibili conseguenze che comunque vedrebbero la mia famiglia pericolosamente esposta moralmente ed anche  finanziariamente a importanti procedure legali che non hanno nemmeno tempistiche certe ma che, una volta innescate, vedrebbero Hera più sicuramente “esponibile” per la sua sicuramente più elevata disponibilità finanziaria che le permetterebbe anche un’ampia gamma di scelta sul collegio legale che la rappresenta.

La seconda soluzione permette tempistiche più dilatate per l’analisi e l’eventuale partenza delle procedure giudiziarie ma anch’essa con costi morali ed economici comunque ingenti in riferimento alla cifra relativamente irrisoria in campo (circa 125€ in poco meno di 3 anni … ma pensa quanto diverrebbe moltiplicandola per le tante famiglie allacciate al servizio idrico …) per aver semplicemente non pagato la semplice quota relativa alla remunerazioend el capitale investito abrogata dal referendum!

La cosa che più mi fa male è che la mia famiglia dovrebbe sobbarcarsi il carico morale ed anche  economico delle spese legali nostre e, nel contempo, contribuirebbe a pagare (assieme ai cittadini che usufruiscono dello stesso servizio idrico) anche le spese della controparte (Hera in questo nostro caso) che la “politica” ha creato e che si ostina a definire di proprietà pubblica (le azioni sono detenute anche dai Comuni … oramai sotto al 50% …). Questo è veramente e semplicemente un paradosso!

Martedì prossimo si imboccherà una strada …. mi piacerebbe leggere le tue opinioni anche se la scelta due mi sembra oramai obbligata visto e considerato che l’opinione del nostro attuale premier e del suo Governo è già stata tracciata con l’approvazione della Legge Sblocca Italia (articolo 7 in particolare), e della legge di Stabilità, dove la linea della privatizzazione forzata del servizio idrico è tracciata chiaramente ed a dispetto del risultato referendario da tempo Legge di Stato (mi spiace che si sia scesi anche nell’attualità politica ma pariamo oramai tutti ipnotizzati e rassegnati a quanto sta accadendo e non mi sembra che nessuno abbia più voglia di difendere i servizi pubblici!)

Grazie a chi vorrà dirmi la sua

Saluti radiosi

8 pensieri riguardo “Acqua, traditi 27 milioni di Italiani … e anche tutti noi … che fare della riduzione del servizio idrico subito?

  1. Io non sono una persona che prende iniziative di questo tipo, e ti ammiro molto per quello che tu e la tua famiglia avete affrontato finora.
    Io non saprei da dove partire o da che parte farmi, c’è la possibilità di procedere con una class action? Noi ci saremmo, e scommetto anche tanti altri…

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  2. Caro Romeo, ti capisco benissimo. Con le ultime riforme giuridiche che hanno praticamente imposto ai giudici di condannare con accanimento alle spese giudiziarie la parte soccombente in un giudizio, praticamente stanno creando i presupposti perché i potenti possano fare ciò che vogliono e i cittadini subire per paura di dover divenire dei poveracci. Le uniche cose che posso dirti sono: 1) la battaglia va portata avanti innanzitutto politicamente (e qui il discorso è lungo); 2) secondariamente se hai bisogno io potrei affiancarmi gratuitamente al legale del Comitato così da mettere a disposizione quel po’ di esperienza e di credito professionale accumulato, a vantaggio della battaglia. Fammi sapere. Ciao, Renato

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  3. Caro Romeo, credo che alla luce della delibera di c.c. 32 del 28/03/2011 vedi punto 4f “Promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel territorio di propria pertinenza” si debba chiedere al Sindaco di Meldola di impegnare l’amministrazione comunale nella causa e di farsi carico delle spese da sostenere. A tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, grazie per quello che stai facendo. Pier Augusto Rossi

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  4. Come ti ho già detto in altre sedi, io ti consiglio di pagare e togliere il macigno sopra alla tua famiglia!
    A meno che il Comitato Acqua Pubblica centrale/regionale/provinciale non si impegni, ufficialmente e con scrittura legale, a sostenere tutte le spese di giudizio (e altre) che dalla procedura d’urgenza in poi arriveranno a carico tuo.
    Bisognerebbe chiedere al Comitato Centrale come stanno messi a soldini (dove sono a proposito gli ultimi bilanci?) e che ne pensano.
    Comunque dopo aver saldato il debito con Hera poi si possono intraprendere altre vie legali.
    Vie legali da intraprendere in modo collettivo e non al solito: “Armiamoci e partite.” (armiamoci tutti, partite tu e Massimo).
    Saluti acquosi!

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  5. Caro Andrea più volte sei stato invitato ha partecipare alle riunioni del Comitato. Non sei mai venuto.
    Ora questo tuo modo di esprimerti lo ritengo inadeguato ed offensivo.
    Cosa vuol dire che il Comitato centrale/regionale/provinciale si impegni ufficialmente e con scrittura legale a sostenere tutte le spese di giudizio…. Bisognerebbe chiedere al Comitato Centrale come stanno messi a soldini (dove sono a proposito gli ultimi bilanci?)…
    Ti faccio presente che il Forum non è un partito e al suo interno non esiste nessun comitato centrale, inoltre i bilanci sono sempre stati inviati a tutti i componenti del comitato ed ogni anno all’ assemblea nazionale di Bilancio (guarda caso per 3 anni consecutivi si è tenuta a Bologna) solo 1 volta con me è venuto Pino Vaienti, tutte le altre volte sono andata da sola.
    Nessuno è mai disponibile…!!!!!!
    Ora tu, nonostante sollecitato tantissime volte a partecipare al comitato di Forlì, dove avresti sentito fino allo sfinimento dire a tutti i componenti del Comitato che dobbiamo fare iniziative di autofinanziamento, che dobbiamo fare tavolini per essere in mezzo la gente, la risposta sai qual’è stata: non possiamo, abbiamo altre priorità.
    Ti ripeto il comitato da anni va avanti perchè di tasca mia ho sempre tirato fuori soldi per telefono per andar ai coordinamenti nazionali, regionali e convegni. Dico grazie a Pino di avere contribuito.
    Gli altri comitati avendo e continuando a fare iniziative oggi hanno un fondo cassa che gli permette di fare fronte alle evenienze. NOI NO.
    Da anni e da ottobre vado dicendo facciamo una cena di autofinanziamento prima di Natale alla Mandragola di Meldola, nessuna volontà di farla…
    Anch’ io ho sottratto alla mia famiglia denaro e non mi pare che tu ti sia così dispiaciuto, anzi.
    Infine, lasciamelo dire, da non componente del Comitato che non conosci tutto ciò che da 5 anni è accaduto sei venuto all’ incontro di Meldola e sei stato ascoltato e in quell’ incontro ti ho spiegato il tutto, poi sei venuto anche dall’ avvocato e pure lì ti ho spiegato. Ti ripeto da non componente del Comitato il tuo modis operandi non è dei più corretti.
    Prima di esprimersi bisogna aderire con continuità. Esternare in un social network ciò che hai scritto significa
    screditare le persone.

    Lo ritengo molto offesivo ciò che hai scritto.

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  6. Un saluto a tutti/e.
    Volevo quasi lasciar cadere la questione, ma ieri in Piazza è successa la classicata “piazzata”.
    E mi dispiace davvero.
    In estrema sintesi, io avevo scritto un post (vedi punto 5) di solidarietà a Romeo esprimendogli il mio punto di vista e la mia solidarietà.
    L’unico appunto che mi ero permesso di fare (da NON ISCRITTO al Comitato Acqua) era sostanzialmente che se si vuol lanciare una persona come “ariete” (in questo caso parlo di Romeo e famiglia) in cause legali contro dei potentati economici come Hera bisognava sostenerlo moralmente, ma anche fattivamente, soprattutto in campo economico, predisponendo per tempo un fondo cassa per spese legali di questo tipo (sicuramente sostanziose!).
    Questa azione preventiva doveva essere, secondo il mio modesto parere, intrapresa a livello centrale (Roma) dove sono affluiti i soldi della vittoria del referendum.
    Forse mi sono spiegato male e qualcuno ha creduto che io volessi tacciare di disonestà Pino, Marilena o altri migliaia di attivisti dei vari comitati locali/regionali/nazionali, ecc.
    Non mi sarei mai permesso, ma se qualcuno l’ha letta così vi chiedo di scusarmi.
    Ho sempre avuto RISPETTO e AMMIRAZIONE per Romeo, Massimo, Pino, Marilena (parlo di quelli che conosco) che so benissimo hanno speso tempo e denaro per sostenere questa battaglia infinita ed estenuante, perchè un pochino ci sono stato dentro anch’io, da NON iscritto al Comitato Acqua!
    Ero spesso con Pino in Piazza a Meldola per raccogliere firme pro-referendum, ho distribuito volantini, ho fatto qualche piccola donazione tramite acquisto di borracce, ho “invogliato” i componenti di altra associazione meldolese (di cui faccio parte) a fare un contributo al Comitato acqua di FC, ho aiutato nella mangiata di autofinanziamento che abbiamo fatto anni fa alla Mandragola di Meldola…
    Spero che valga qualcosina, anche se NON sono iscritto al Comitato Acqua Pubblica.
    Ed è per questo che avevo chiesto come mai il Comitato Centrale non avesse predisposto preventivamente un fondo per queste cause legali, visto che tra l’altro al 31/12/2011 aveva un bilancio attivo (era pubblicato sul sito internet).
    Null’altro.
    Una risposta che mi è arrivata ultimamente è che per legge non si è tenuti a pubblicare i bilanci…
    Vorrei ironizzare, ma preferisco chiuderla qui rinnovando le mie scuse se precedentemente mi sono spiegato male!

    L’ACQUA PUBBLICA E’ BUONA PULITA FRESCA E TRASPARENTE!!!

    Con affetto per tutti.

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  7. Ciao,
    hai scritto che il Forum Acqua Bene Comune ha presentato ricorso al Consiglio di Stato nel Luglio 2014 contro la sentenza del TAR della Lombardia. Ma tale sentenza è stata ‘smontata’ dal giurista Michele Marchesiello analizzando in dettaglio gli errori commessi dal TAR stesso. Link:
    http://www.acquapubblicagenova.org/il-giurista-m-marchesiello-critica-la-sentenza-del-tar/

    Il Forum Acqua Bene Comune ha incluso nel ricorso al Consiglio di Stato i punti evidenziati dal giurista?

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